martedì 4 gennaio 2011

Don Bluth e i "Cartoni Dimenticati"...




Forse questo nome non vi dice niente, ma dovrebbe.
E sicuramente i suoi lavori lo faranno, Infatti è impossibile non conoscere i film d'animazione che quest'uomo ha creato, solo per citarne alcuni: "Fievel sbarca in America",  "Alla Ricerca della Valle Incantata", "Anche i Cani vanno in Paradiso", "Eddy e la Banda del Sole Luminoso", il flop più costoso della storia dell'animazione "Titan A.E", e in fine, il suo forse più famoso "Anastasia".

Con titoli come questi, si può affermare senza dubbio che Don Bluth è forse uno degli autori più importanti del cinema d'animazione degli anni '80 e '90.
Ma da dove veniva?


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Classe 1937, si farà le ossa per trent'anni all'interno dei Walt Disney Studios, collaborando sia come disegnatore che come concept artist a film come la Bella addormentata, Robin Hood, Bianca e Bernie, fino a Red & Toby, che sancirà la sua fuoriscita dagli studios, da lui accusati di << Aver Perso la Magia che li contraddiceva e li rendeva unici >>.
E in effetti la Dinsey non se la passava benissimo negli anni '80, e sicuramente non era pronta al tipo di cartoni animati che avrebbe voluto fare Don.

Dopo qualche anno, Don riuscì a farsi produrre la realizzazione di "Brisby e il segreto dei NIHM", che era un suo vecchio progetto dallo stile abbastanza classico che doveva realizzare inizialmete con la Disney, e che a sorpresa incassa molto facilmente il consenso del pubblico e della critica.





Con la forza del successo del suo primo lungometraggio indipendente si assicura carta bianca per il suo prossimo film anche con l'aiuto di un interessatissimo neo produttore Steven Spielberg, che gli mette a disposizione mezzi e studios.

Prende così forma "Fievel Sbarca in America" , o come recita molto più intelligentemente il titolo originale del film, "An American Tail", storia di una famiglia di topolini russi che emigrano a fine '800 nell'America della libertà, della richezza e delle tante promesse di una società migliore. Ma durante il viaggio il povero Fievel perderà la sua famiglia, e si ritroverà così a vagare solo ed abbandonato per il nuovo continente, facendoci scoprire insieme a lui la vera faccia di un paese pieno di crudeltà e situazioni di pericolo ed ingiustizia sociale( con tanto di una scena molto pesante ed estremamente realistica sul lavoro minorile e lo schiavismo degli orfani ).

Da così alla luce il primo vero film d'animazione NeoRealista, e riesce a raccontare un America che nemmeno i film con attori in carne ed ossa riuscivano più a rappresentare con tanto realismo. Consacrando così la sua fama mondiale e il suo sodalizio con Spielberg.




Da questo prezioso sodalizio, nasce così due anni dopo "Alla Ricerca della Valle Incantata" una bella storia con delle animazioni veramente ricche e sofisticate, davvero ricercate e sperimentali, che attraverso il viaggio di un singolare ed anomalo branco di diverse specie di piccoli dinosauri, ci racconta temi eterni come l'amicizia, l'amore per la famiglia, ma anche la difficile e anticipatrice tematica dell'integrazione razziale.








Con l'arrivo degli anni '90, e con la ripresa economia della Disney, avremo film un pò meno rivoluzionari o coraggiosi, ma che sicuramente ci sono rimasti inpressi, e che comunque sapevano veramente divertire, e conquistare i botteghini dei cinema di tutto il mondo.

In questi anni infatti escono i vari " Anche i Cani vanno in Paradiso", "Eddy e la Banda del Sole Luminoso", "Pollicina" ecc. ecc.






La nuova svolta artistica arriva però nel 1997, con la famigerata "Anastasia", film che vuole raccontare in maniera molto fiabesca la storia dell'ultima dei Romanov.
Come al solito l'animazione sarà a livelli altissimi, impossibili da immaginare per uno studios che non sia Disney, potrà vantare di colonna sonora curatissima, una caratterizzazione dei personaggi ben riuscita ( la spalla comica Bartok avrà infatti un suo spin-off ), e infatti gli incassi ripagarono ampiamente gli sforzi del Team artistico, con tanto di pluri candidatura all'oscar.



Il suo ultimo film "Titan A.E" del 2000, è anche ricordato perchè diverrà anche l'ultimo film d'animazione tradizionale prodotto dalla Fox, prima di passare alla computer graphic.








La storia è ambientata nel 31° Secolo, con un umanità in diaspora nello spazio e con il protagonista che ha il compito di ridare un pianeta a questa razza di reietti ridotta ormai ad una minoranza sempre più esigua.


Il film passerà alla storia come il film d'animazione tradizionale più costoso di sempre, fu infatti il primo del suo genere che mischiò l'animazione tradizionale con un massiccio uso del computer, sopratutto per effetti speciali e scenografie dei fondali.

Ma gli incassi, per colpa di una trama forse più per adolescenti e adulti che per bambini, furono disastrosi, e non arrivarono neppure a pagare i costi di produzione del film, facendo chiudere la divisione animata della Fox e frenando qualsiasi progetto a breve termine del regista.

Ora sono passati dieci anni, Don Bluth è anziano, e oltre a qualche rumors riguardante l'adattamento cinematografico di qualche vecchio videogioco da lui curato ( Dragon's Lair , Space Ace ), di suoi prossimi lavori non si è saputo più nulla.

Io ho scritto questo lungo post perchè credo che all'interno del panorama dell'animazione i suoi film hanno dato tanto, con molte sfide e molto coraggio, e senza dimenticarlo, con standard qualitativi sempre altissimi.

Sarei per questo felice di un suo ritorno, di un suo ultimo grandissimo film, che possa chiudere in maniera onorosa la sua carriera, e l'adolescenza di chi è cresciuto con i suoi film.....che ne pensate???


1 commento:

  1. ciao tizi.. rientrando ahimè nella categoria dei "più lontani", come te stesso riporti sulla mail, mi sono sentito chiamato in causa e ho dato un'occhiata al blog. spero riuscirò a rientrare presto in una categoria che non mi faccia fare sempre la figura dell'esule e del dissociato :) sarò un assiduo frequentatore della pagina a tua insaputa, vedi di continuare a tenere alta la bandiera di critico cinematografico assieme a genzogenzo!

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