Sono nato il 5 Novembre dell'anno 1991 , e quindi , anche non avessi voluto , ho fatto in tempo a godermi la fantastica serie animata degli anni '90 di Spider-Man , crescendo affascinato da questo bravo ragazzo un po boyscout un pò scavezzacollo. E in piena pre-pubertà mi sono emozionato ed appassionato a tutta la trilogia cinematografica del sempre mai troppo lodato Sam Raimi , amandola e venerandola , eleggendo Spiderman 2 a film dei miei "momenti chiave" ( vedendolo prima di esami/giorni importanti ) , ritrovando al suo interno tutto ciò di cui secondo me un essere un umano potesse avere bisogno, tanto è vero che la colonna sonora con il tema musicale scritto da Danny Elfman è sempre presente nel mio Mp3 come risorsa per darmi la carica nei giorni grigi .
Proprio per questo motivo quando due anni fa , appresi che per divergenza di "vedute" la Sony e Sam Raimi avevano interrotto la produzione di un quarto film dell'arrampica muri , mi son sentito crollare il mondo addosso . E da quel giorno ho seguito accuratamente tutte le fasi di produzione del film "reboottato" , dalla sceneggiatura , al casting , al costume , le prime foto rubate e tutto il resto. La paura era tanta , ma tantissima , era passato troppo poco tempo dalle precedenti pellicole , il rischio di un film per teen-agers era dietro l'angolo.
Ma finalmente , un giorno , viene pubblicato questo teaser poster :
E si capisce subito che è tutta un altra musica . L'atmosfera si palesa essere subito un altra , che se proprio vogliamo accostarla a qualcosa può essere ricondotta a quella del Nolaniano Batman Begins , ma che sicuramente fa ben sperare.
Da li in poi è un susseguirsi di immagini , trailer , e speculazioni varie che fanno capire subito le coraggiose scelte fatte per discostare l'immaginario dalla pesante eredità delle pellicole precedenti.
E finalmente oggi ho visto il film.
E la primissima cosa che mi sento di descrivere , per far capire anche se magari solo in parte , quello che la pellicola mi ha suggerito , è la sensazione assurda ed irreale per cui so di aver visto una storia che conosco perfettamente a menadito, raccontata veramente in un modo completamente diverso , inaspettato ed inedito , ed il tutto senza tradire mai nessuno dei principi che la hanno resa grande.
Da un punto di vista della trama infatti , gli elementi alla base dello svolgimento rimangono gli stessi : un giovane orfano sfigatello ed appassionato di scienza , degli amorevoli zii , una scuola da incubo , l'ossessione per la fotografia , l'arrivo di un dono e le responsabilità che ne conseguono.
Ma è tutto orchestrato in maniera talmente reale, concreta , logica , quasi scientifica addirittura , che non si ha mai e poi mai la sensazione di avere davanti una minestra riscaldata.
La regia del quasi esordiente Marc Webb , in questo è fondamentale , in quanto è perennemente fresca ed allo stesso tempo anche calda ed intima . Ti permette di conoscere bene tutti i personaggi che ti vengono gradualmente presentati , senza cadere mai in stereotipi banali ( rischio molto concreto con il cast di personaggi dell'Uomo Ragno in realtà ) .
Il tutto oltretutto è accompagnato da un profilo tecnico davvero di prim'ordine , cast di attori decisamente in parte , special modo per il protagonista Andrew Garfield e per l'amletico antagonista verde Rhys Ifans , ma anche con una Sally Fields/ Zia May di grande umanità , un Martin Sheen che riesce a rendere uno Zio Ben reale e credibile , e una Emma Stone che interpreta una protagonista femminile che non è la solita donzella in pericolo , ma una spalla ed una compagna di tutto spessore.
La colonna sonora ad opera dell'immenso James Horner , è costante presente prepotentemente per tutto il film ,dalle scene di pericolo a quelle di routine , come fosse quasi un personaggio a parte, ma senza mai strafare , azzeccando in maniera perfetta numerosi suoni e brani non molto usuali per i film d'azione in ben più di una scena. Mentre le canzoni inserite all'interno del film non sono moltissime , ma quelle che ci sono sono ben inserite, un esempio perfetto è la scena della fase di scoperta e sperimentazione dei poteri di Peter , con il sottofondo di Kingdom Come dei Coldplay , veramente una bomba.
Persino il criticatissimo nuovo costume , grazie alla coerenza all'interno dell'universo del film con cui viene inserito , risulta non solo esteticamente azzeccato ( finalmente ci sono le piaghe visibili ) , ma anche decisamente credibile e funzionale ai compiti che deve svolgere .
Come credibile è tutta la trasformazione e la enorme e verde lucertolona stessa , anch'essa molto criticata per via del volto non allungato ma schiacciato , ma secondo me proprio per questo decisamente più vicina e rispettosa dell'immagine originale datale dal suo creatore Steve Ditko :
Caratteristica che rende il villain molto ma molto più espressivo e credibile nelle scene dove interloquisce con gli altri personaggi. Particolare attenzione anche ai minimi dettagli come la scena tremendamente affascinante del momento in cui come una specie di bozzolo il Dottor Connors inizia a "schiudersi" e a prendere familiarità con i suoi nuovi arti.
I "simboli" del mondo dell'arrampica muri sono insomma tutti presenti , come il Daily Bugle , la Oscorp , la macchina fotografica, ma sono abilmente intersecati con la narrazione , divenendo parte e costruzione di essa, e non necessitando di essere loro stessi raccontati e spiegati in maniera didascalica , proprio perché presenti in maniera continua ed omogenea. E come i film Marvel Studios hanno ben insegnato , vengono usati spesso come citazioni , o come indizi di possibili trame future .
I "luoghi" del film poi , sono molto ma molto più "urbani" , si percepisce la strada , la frenesia di una grande metropoli come NewYork , ed è difficile vedere Spider-Man volteggiare solo fra i palazzi come negli altri film , in questo film spesso corre , salta , si arrampica molto ma molto di più , usando veramente la città come la propria personale ragnatela.
Il sovrapprezzo di tre euro per il 3D oltretutto per una volta li vale tutti . Infatti oltre alle mille acrobazie , alle visuali in prima persona e agli oggetti che vengono lanciati ( in maniera coerente però , e non forzata! ) contro lo schermo , la Stereoscopia per una volta è integrata talmente bene da servire prima di tutto come strumento per poter meglio immedesimarsi e familiarizzare con l'intimità della regia e della narrazione.
IN CONCLUSIONE : "The Amazing Spider-Man " è film molto ma molto curato , che riesce a dare una vera e propria ventata d'aria fresca non solamente al franchising dell'uomo ragno , ma a tutto il genere dei "Cinecomic " , donando finalmente anche all'arrampicamuri la giusta dose di serietà di cui aveva bisogno, e a noi una pellicola che difficilmente potrà passare inosservata, in grado di bilanciare perfettamente divertimento, emozioni e qualità tecnica, e che farà sicuramente ricredere anche i fan meno speranzosi.
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